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Il sigillo di Yah-el
(2010)
Acrilico
su tela 74 x 104
In un infuocato tramonto
di inizio millennio, preludio di un possibile nuovo giorno per questa umanità, un filo d’argento
attraversa lo spazio ed il tempo.
E’ il filo di vita che scorre dal primo dei sui giorni e non avrà più fine.
C’è
un periodo durante il nostro percorso, dove vita e ricerca spirituale di realizzazione, verità e perfezione si identificano.
Questo
momento è rappresentato dal filo che si liquefa nel
fiume di
esperienze del trascendente, dove recuperare le energie per compiere “l’opera”
di trovare il mitico albero dai sette frutti d’oro e potersene cibare.
Questi frutti
sono potenziali energie che, riconosciute e ricomposte come un tutto armonico,
permettono l’accendersi ed il brillare della nostra luce come una vera stella.
Durante
questo sforzo di ricerca, le forze angeliche, che da sempre lavorano per
l’evoluzione dell’umanità, ci vengono in aiuto per superare momenti di
difficoltà ed ostacoli che sembrano insormontabili.
La ragazza alata, è la
parte femminile della nostra anima che si fa sensibile agli influssi
vitalizzanti dell’angelo.
Essa poggia sul piano mentale equilibrato
dall’intersecarsi dei due triangoli formanti la stella di Salomone e dove si
può richiamare la presenza angelica tramite il suo nome energetico.
Dei
settantadue angeli che come gerarchia si occupano di sorreggere il nostro
percorso ho scelto questo: 62. IAHHEL Coro degli Angeli Arcangeli
Essere supremo
Da
5° a 10° dell’Acquario
Io
guardo soltanto nell’invisibile Angelo Custode dei nati dal 26 gennaio al 30 gennaio
Conoscenza diretta della verità suprema. Amore per la contemplazione.
Parità e perfetta tra gli sposi. Repulsione per tutto ciò che è terreno.
RESPIRO
(2012-2023)
acrilico tela 82 x 100
Il respiro ci riunisce ogni istante all’universo in cui la
nostra materia è stata generata, ma raramente ne siamo consapevoli.
Il respiro è anche una tecnica volontaria per tornare alla
“presenza di se”.
E se riuscissimo a fare un solo respiro, in quella totale
libertà di essere, con quella intensità di partecipazione alla natura condivisa
con la terra e il cosmo, realizzeremmo quella regalità del nostro spirito che
ho voluto rappresentare con questo quadro.
Un giovare Re David che esce la sera dalla tenda per Respirare e riempirsi di Vita di Energia di Cielo e terra
L’angelo della sfera di luce
(2005)
Olio su tela 82 x 103
Con
questo quadro, desidero rappresentare l’agente alchemico, principio di trasformazione ed evoluzione della nostra natura.
Raffigurato
dalla sfera, esso agisce nell’insieme del nostro essere, quale ne sia la consapevolezza o
l’uso, inteso positivo o
negativo secondo la morale, od anche il non esercizio, che non la spegne o rende inattiva.
Ritengo che in proposito, vi siano dei
profondi misteri celati nel nostro essere, la grotta, dove con
l’ispirazione dell’angelo, voce dell’io superiore, possiamo distillare un
acqua che spiritualizza i nostri processi vitali, prima sfera, per
riflettersi poi nella seconda piccola sfera posta sulla fronte, terzo occhio,
ed aprirci quindi ad una rinnovata visione della natura.
L’angelo come si vede, porta sia i segni
maschili che femminili e sono tratti e fusi fotograficamente dai caratteri miei
e di mia moglie Maite, perché entrambe le forze presenti dentro di noi
sono di volta in volta chiamate al lavoro .
Il quadro è realizzato con tecnica di
pennello ed aerografo ad olio su tela con l’inserimento di elementi per
aumentare l’effetto tridimensionale, come la sfera la perla frontale etc..
Luci di un
tramonto
(2011)
Acrilico
su tavola telata 56 x 85
Questo quadro, riprende uno degli innumerevoli e
meravigliosi tramonti che posso
vedere dalla nostra terrazza affacciata sul panorama del Lago Maggiore.
La Natura da sempre è madre di tutti
gli artisti...... e non c'è niente, ne un segno, ne un colore, con la
cornice o senza la cornice, nessun artista può presumere di essere riuscito ad
eludere questa verità…conscio od inconscio, strutturato o destrutturato,
antico, moderno, post-moderno, futurante, od altre fantasiose denominazioni si
voglia dare alla propria opera, niente che non sia tratto dal suo grembo. Io, in particolare
sono sempre colpito dalla bellezza che mai stanca l'occhio o il cuore, per
questo ho evitato di mettere i segni della civiltà umana, lasciando il
paesaggio così come poteva essere quando ancora non si vedeva traccia dei
nostri insediamenti.
Visione
(2010)
Acrilico su tela 186 x 67
Visione avuta dall’autore negli anni 80.
Appena coricato,
senza alcun preavviso, egli si è improvvisamente sentito e visto in piedi, su
questa stradina declinante nella valle, dove dalla cappa nuvolosa al suolo
scendeva una impressionante luce di potenza senza misura.
Sebbene durata pochi secondi, rimase tanto indelebile da
essere uno dei motivi per cui l’artista si decise a prendere il pennello in
mano per portare all’esterno la propria rappresentazione del mondo.
Nel primo tentativo il pittore non riuscì minimamente ad
avvicinarsi all’esperienza avuta, ed il
quadro fu cestinato.
La sua vivida impressione era di essere lì in
quella scena, come in una vera esperienza, e non come una possibile
rappresentazione simbolica di qualche stato interiore ( anche se naturalmente
non lo possiamo escludere ), e che quell’evento non fosse transitorio ma che
potesse durare da un tempo indefinito.
La descrizione della cittadella fortificata è relativamente
approssimata, sebbene di forma quadrata e di ricordo medievale, perché durante
la visione, l’autore aveva l’attenzione focalizzata sulla fonte di luce. Appena ripresosi dallo spazio della visione, e tornato allo
stato normale, una delle domande che gli vennero da porsi, fu se avesse vissuto
qualcosa di appartenente a questo pianeta, o se fosse mai possibile aprire
improvvise finestre su altri mondi…..?
NEL CUORE
acrilico su tela 100 x 82
Iniziato senza alcun progetto,
con il solo intento di fare un quadro che avesse una tonalità
rosa,
avevo l’impressione che mancasse come elemento di colore dei
miei lavori precedenti.
Partito quindi con un fondo tutto rosa con sfumature varie,
ho incominciato a definire degli spunti dalle vaghe forme che vedevo dentro le
nuvole di colore.
Dopo aver tratto qualche segno sulla tela, Maite (mia
moglie) dice: “Sembra un fiume sotterraneo”.
Ed ecco che parte il quadro e le ombre vaghe che
intravedevo, pian piano diventano quella grotta e quei cristalli. Qualche giorno di lavoro prima di finire l’opera chiedo a
Maite che titolo si potrebbe dare al quadro.
E lei: “Devi chiamarlo – NEL CUORE –”
Così, mi è venuto chiaro il senso di tutto il lavoro,
e con una superiore chiarezza della luce
che avrebbe dovuto avere dentro, ho potuto portare a termine il lavoro..
Arcangelo Michele
(2011
Acrilico
su tavola telata 72 x 102
Espressione della forza, con cui in ognuno di noi domina quegli elementi inferiori rappresentati dal demone, senza il governo dei quali, non è possibile nessun progresso personale o della collettività umana. Nell'ambito della cultura Teosofica questa
energia è manifestazione del Raggio Azzurro "Volontà e Potere".
Quindi l'Arcangelo non solo è
personificazione del braccio destro del Cristo e come tale presente
sempre nell'aiuto evolutivo dell'uomo,
ma anche forza individuale essenziale per vincere la mente inconscia, così
difficile da controllare, poggiando essa sul fuoco istintuale, emotivo,
intestinale, tra le cristallizzazioni antiche di un retaggio che si è
strutturato profondamente fin nel nostro d.n.a.
Dal punto di vista sibolico, sulla corazza si rappresenta l'abero della vita realizzato co n sette frutti d'oro, e settantadue piccoli cristalli swaroski che rappresentano le settanadue gerarchie angeliche che parteciparono la realizzazione del piano evolutivo dell'umanità.
Sutto la corazza una cintura che mostra parte delle 22 lettere nel nome di Dio che secondo l'esoterismo della Cabala rapparesentano lessenza del nome delle dodici tribù di Israele. Più sotto le strice di adorno, portano parte del nome di Dio in trentatre lettere, tratti dalla Torah e comprendono i nove nomi di Dio che seguono l'uno all'altro.
PARTICOLARI DEL QUADRO
luci dello Spirito
(2012)
Acrilico su cellulosa 106 x 73
Un quadro sulla Luce, non
una composizione casuale di colori, ma un momento sintetizzato di un percorso
visivo, ricorso più volte nella mia esperienza.
Fin da ragazzino, partendo da quell’effetto molto comune
che alla stropicciatura degli occhi, appare nel campo visivo, un insieme di
colori molto variabili in movimento, ma è applicando una pressione specifica con le dita, che queste luci che
sono degli sprazzi si organizzano, assumendo via via quell’aspetto dipinto
sulla tela.
Ho scoperto intorno ai 18 anni, essere una antica tecnica vedica, di
meditazione sulla luce.
Più avanti tutte le luci
vengono a comporre una ellisse sempre più luminosa, e mentre all’esterno lo
spazio diventa nero, al centro compare una luce viola che sembra viva, ma la
cui forma non sono invero mai riuscito a decifrare.
A questo punto, quando ci
arrivo, (ora sempre più raramente) questo effetto luminoso permane un certo
periodo di tempo anche ad occhi aperti prima di decadere e disperdersi.
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